In altre regioni

Ci sono dei posti che ho scoperto nelle vacanze come la Corsica ed il Molise o perchè mi riportano alle origini come la Calabria, la Liguria ed il Lago di Garda. In questi luoghi vorrei accompagnarvi organizando dei viaggi di più giorni mettendoci quello che mi tiene legata a questi territori oppure raccontandovi quello che mi hanno suscitato quando li ho scoperti. Il Lazio invece è stato una esplorazione casuale e graduale che mi ha inaspettatamente sorpresa e dove mi piacerebbe continuare a farmi conquistare.

Il Lazio della Via Francigena

Nel percorrere la Via Francigena si scopre un Lazio sorprendente sia nei paesaggi che nelle cittadine attraversate dalla Tuscia Viterbese fino a Roma.

Acquapendente con Chiesa del Santo Sepolcro, la cui splendida cripta ricostruisce l'omonima chiesa in Terra Santa,  San Lorenzo Nuovo, da dove si può ammirare un suggestivo panorama del lago di Bolsena; Bolsena con la rocca Monaldeschi, Montefiascone con la vista a 360° che si gode dalla Torre del Pellegrini.

Le terme del Bagnaccio, una serie di pozze di acqua calda, da sempre frequentate dai pellegrini che transitavano lungo la Via Francigena e  Viterbo, la città dei papi, con un centro storico ed il quartiere di San Pellegrino da non perdere. Da qui in poi comincia ad aumentare gli oliveti e peculiarità laziale i noccioleti che creano un suggestivo ambiente in cui camminare e sorprendersi come davanti all'apparizione delle monumentali"Torri d'Orlando" e poi c'è Capranica, Sutri, perla semisconosciuta lungo la Francigena, con il suo Anfiteatro scavato nel tufo, il Mitreo e il caratteristico centro storico, le cascate di Monte Gelato, set cinematografico, il Parco di Veio, Campagnano., il borgo di Formello, Isola Farnese e Roma.

Liguria e Cinque Terre

"...Fetta d'anguria, amuleto, mezzaluna cristiana incurvata sul mare che essa domina con tutti i suoi santuari appesi come lampadari..” Valery Larbaud , “ex voto san Zorzo”

La costa ligure è schiacciata tra l’acqua e il fianco della montagna, dove i binari del treno filano tra golfi e gallerie, dove le stazioni sono balconi sul mare ed il continuo passare dal buio alla luce ci dice che questa è la Liguria. Ci si può immaginare viaggiatori su questo treno ch ediventa il nostro file rouge per entrare ed uscire da queste cartoline attaccate al mare, continuamente cangianti e imprevedibili ad ogni svolta dello sguardo.

Percorreremo i sentieri della Liguria a partire da Portovenere fino a Portofino;

Le Cinque Terre sono isole d’acqua e cespugli: Rio Maggiore, Corniglia, Vernazza, Manarola e Monterosso;

I paesini color pastello visti dal mare perfettamente arlecchinati, dietro nascondono reggiseni appesi, teloni, lamiere, imperfezioni e qui concentreremo i nostri passi ritovandoci appesi anche noi alle sue rocce.

Lago di Garda occidentale

Siamo nella parte occidentale del lago di Garda, da Desenzano in su verso Riva con il parco alto Garda Bresciano che ha il cuore nel verde altopiano di Tremosine con le sue tredici minuscole frazioni. In questa parte i monti sono a picco sul lago con abbacinanti falesie dallo spiccato carattere mediterraneo ed una selvaggia regione montuosa, ricoperta da fitti boschi di abeti e faggi verso l'interno. 

Tra le cittadine che vale la pena ricordare Gardone, un grande salotto d'elite dove D'annunzio decise di realizzare la sua grande e sontuosa dimora.

Limone sulla costa del lago, ai piedi dei monti, lascia ancora trapelare dietro il bazar della sua attuale vocazione turistica, i tratti originari di un borgo di pescatori, “giardinieri” e “montanari”. I pilastri delle limonaie sono l’affascinante memoria di un’attività economica particolarissima per una regione così a nord e la ciclabile a sbalzo sul lago, ancorata alla roccia viva, che la collega a Capo Reamol è un'imperdibile esperienza per godersi la panoramica sul lago.

Riva del Garda, elegante cittadina, perla del lago di Garda, ha ospitato nel passato personaggi illustri come Nietzsche, Kafka, i fratelli Mann.

 

Calabria terra     delle origini

I viaggiatori del Settecento che non si fecero scoraggiare dalla fama negativa della Calabria e scesero a scorpirla, si trovarono in un paese che li affascinò col suo cuore segreto di antica civiltà classica nascosto sotto uno strato di rustica selvatichezza.

Diciamoci la verità, questa fama poco felice la mia terra se la porta ancora dietro, eppure, agli albori della civiltà, in questa terra, quando ancora Roma era un modesto villaggio, i Sibariti (abitanti di Sibari)avevano fama di gaudenti e praticavano l'arte della dolce vita. Inventarono i letti di piume, la siesta pomeridiana e la scollatura femminile, le tende sui balconi per difendersi dagli ardori del sole, le ville in campagna e la conseguente villeggiatura. Organizzavano banchetti memorabili con un anno di anticipo, bandivano i lavori rumorosi dalle città, e persino i galli per non disturbare il riposo dei dormienti. Sembra quasi la realizzazione del sogno dei vacanzieri odierni. La tradizione di ospitalità nei calabresi non è mai venuta meno nonostante le varie dominazioni e ci viene raccontata da tanti viaggiatori e scrittori; in questa terra da forti contrasti geografici, climatici, sociali e culturali io vi accompagnerò quanto prima.